EDUCAZIONE GENITORIALE E PRIMO LIVELLO DI ISTRUZIONE Nei primi anni di vita l'educazione dei bambini era affidata ai genitori. A 6 anni essi iniziavano la scuola del ludi magister. L'anno scolastico iniziava alla fine del mese di marzo e durava 8 mesi. Veniva utilizzato per scrivere il trittico, tavolette di cera unite tra loro che costituivano il libro.
SECONDO LIVELLO DI ISTRUZIONE A 12 anni i maschi passavano al secondo livello di istruzione con il grammatico, un insegnante. Le femmine invece dovevano imparare a svolgere i lavori domestici. I giovani delle famiglie ricche erano invece seguiti da maestri privati.
TERZO LIVELLO DI ISTRUZIONE A 17 anni iniziava il terzo livello di istruzione,destinato a chi doveva intraprendere la carriera politica e giurudica. Quest'altra fase durava 2 anni e le lezioni erano tenute da retori. Gli studenti che volevano continuare gli studi dovevano recarsi ad Atene,Pergamo,Rodi o Alessandria per incontrare maestri di filosofia,geografia,astronomia.
LA SCUOLA Non esisteva un edificio propriamente preposto all'uso scolastico. Era necessario, come requisito, trovare degli alunni paganti per poter aprire una scuola; per il resto, chiunque poteva aprirne una. Il ragazzo usciva di casa illuminando la strada con una lanterna, poichè le lezioni iniziavano molto presto, dovevano uscire quando era ancora buio. Il ragazzo ricco era solitamente accompagnato da uno schiavo che gli portava l'occorrente. Il ragazzo povero doveva portare lui stesso le tavolette incerate e tutto il necessario per la giornata scolastica.
IL MAESTRO Mantenere la disciplina era uno dei problemi principali per il maestro, anche perchè, specialmente nei casi di lezioni all'aperto, era difficile separare le lezioni dai rumori della città. L'insegnante era spesso un liberto che aveva imparato a leggere e scrivere quando ancora era schiavo; ma poteva anche essere un ex lottatore oppure un mimo, non rispettato dai figli dei liberi cittadini.
L'ORGANIZZAZIONE E L'ALFABETO Durante la repubblica l'anno scolastico contava più di un centinaio di giorni festivi durante i quali la scuola era chiusa, senza tener conto naturalmente dalle vacanze estive. In una scuola tradizionale avremmo trovato l'insegnante seduto sulla sedia, davanti agli alunni che sedevano su delle panche e scrivevano sulle tavolette incerate , poggiare sulle ginocchia , con lo stylum, una bacchetta di ferro appuntita. L'alfabeto utilizzato, e i caratteri delle lettere erano praticamente uguali a quelli utilizzati da noi oggi.