La crisi economica ha colpito pesantemente tutti i settori produttivi della capitale ed ha provocato la chiusura di molti importanti poli industriali. Fondamentale, quindi, risulta essere la capacità di attivare le risorse necessarie utili per procedere con processi di reindustrializzazione. A tal proposito si rende indispensabile che le risorse derivanti dai Fondi Europei Regionali per lo Sviluppo destinate alla Capitale siano immediatamente rese disponibili.
La crisi economica ha colpito pesantemente tutti i settori produttivi della capitale ed ha provocato la chiusura di molti importanti poli industriali. Fondamentale, quindi, risulta essere la capacità di attivare le risorse necessarie utili per procedere con processi di reindustrializzazione. A tal proposito si rende indispensabile che le risorse derivanti dai Fondi Europei Regionali per lo Sviluppo destinate alla Capitale siano immediatamente rese disponibili.
Va perseguita una strategia articolata di sostegno alla tenuta e all’incremento della capacità di sviluppo delle imprese che coniughi lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro. Vanno pertanto rafforzati gli strumenti per l’accesso al credito e alle garanzie per le imprese
L’industria aerospaziale ha trainato in questi due anni l’economia della regione lazio
Importantissimo, nella Regione, è il Dta il distretto tecnologico aerospaziale, che produce oltre 5 miliardi di euro di fatturato, e occupa 30 mila addetti in 250 aziende, parchi scientifici e incubatori. Una forza che ha permesso al Lazio di essere, nel primo trimestre del 2016, la prima regione in Italia per il valore delle esportazioni nel settore aerospaziale, con una stima Istat di 351 milioni di euro di esportazioni.
Un risultato in grande crescita (+226%) sullo stesso periodo del 2015. L'export del settore aerospaziale ha rappresentato il 7,2% del totale delle esportazioni laziali (pari a 4,9 miliardi di euro) sempre nel primo trimestre del 2016, e il 24,5% dell'export nazionale di settore, dati che sono in netto e forte aumento rispetto agli anni precedenti
Il settore è presente principalmente a Roma e ha prodotto una crescita nella vendita all’estero di 1 miliardo di euro nel 2016
E' composto soprattutto da piccole aziende, circa 40, ed è presente l'industria Leonardo, azienda a carattere nazionale leader del settore, che occupa a Roma 5800 addetti.
Il dato però è quello che ci porta anche a dire che un sistema così medio piccolo ha bisogno di sostegno e di una crescita dimensionale che consolidi e aumenti il buon trand fin qui ottenuto
Nel Tecnopolo Tiburtino sono oggi presenti più di 100 imprese, operative principalmente nei settori ICT Elettronica Telecomunicazioni, Aerospazio, Ambiente e Green Economy, Ricerca e Trasferimento Tecnologico, che hanno scelto di insediarsi e operare in uno spazio tecnologico visibile e riconosciuto a livello locale, nazionale e internazionale.
Va sicuramente incrementata il coordinamento delle aziende del settore affinché cresca la massa critica del settore e ne confermi la qualità è la competitività
INDUSTRIA AUDIOVISIVO
L'audiovisivo nel suo complesso è investito da una fortissima ondata di trasformazione tecnologica dovuta all'ormai avanzata introduzione del digitale e alla espansione del web.Il settore è sottoposto a continui cambiamenti, in particolare le attività di produzione e di distribuzione che forniscono servizi attraverso attrezzature e tecnologie in continua evoluzione.
Il passaggio dalla pellicola al digitale delle sale cinematografiche ha presentato il conto alle aziende del settore a Roma con una perdita del fatturato del 50%. Nonostante ciò Roma rimane la città più importante a livello nazionale, che sta cambiando velocemente anche nuovi profili professionali. Per incrementare l'economia per affrontare nuovi mercati serve la messa a disposizione di risorse economiche dai Fondi Europei e Regionali per evitare l’emigrazione delle importanti emittenti televisive.
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Occorre sostenere il settore in modo convinto anche con una legislazione che sostenga l’innovazione delle strumentazioni e di agevolazioni fiscali che facilitino le imprese del settore
La candidatura di Milano come sede EUROPEA del Farmaco è un evento nazionale molto importante che sta avendo ripercussioni sul sistema farmaceutico romano e laziale. Pertanto occorre realizzare interventi mirato affinché le aziende possano realizzare interventi di ammodernamento anche attraverso agevolazioni economiche e fiscali così come è avvenuto nel comparto tessile al nord. Occorre creare un coordinamento regionale delle aziende farmaceutiche a fianco delle Università per creare un centro di ricerca destinato a nuovi brevetti scientifici sul mercato.
I settori più importanti sono il cinema e l'audiovisivo; seguono design, moda, pubblicità, musica, architettura, grafica. Ma c'è anche l’industria dei videogame e dei giochi in generale. Secondo una ricerca di Bnp Paribas Cardif, nel 2016 il 9,9% delle start-up in Italia si trova nella regione: nel Paese sono registrate 6.235 imprese come start-up innovative, e 619 sono nel Lazio. È un dato in crescita, del +23,6% rispetto all'anno 2015 che la posiziona al 3° posto in Italia.
Incubatori sviluppo idee innovative Co-working è una rete di esperienze che sono cresciute e non hanno avuto un coordinamento e rappresentano innumerevoli aziende e che offrono occupazione
Solo lo scorso autunno la Regione Lazio ha finanziato con un fondo di 1,5 milioni 53 progetti di startup creative. Tra questi, quelli che sfruttano la commistione tra le nuove possibilità offerte dal digitale al tradizionale know-how laziale: occhiali 3D per musei e e siti archeologici, app per l’arte, per il turismo. Secondo l'Osservatorio Infojobs sul mercato del Lavoro, il lavoro «digitale» su quattro è nel Lazio.
L'utilizzo delle FER nella nostra città è assolutamente poco realizzato. Nonostante gli incentivi economici sulla solarizzazione ancora oggi la città ha statisticamente una scarsa rilevanza nell'uso dell'energia solare
Altresì piani sulle FER piu volte annunciati non sono stati realizzati. Occorre passare dalle parole ai fatti con interventi, a partire dalle università, per l'uso dell'idrogeno.
Interventi che sono stati studiati e che possono essere realizzati
Occorre crescere con le FER a Roma per ridurre lo stato dell'inquinamento e creare indipendenza energetica
Serve un Piano Energetico per Roma
Risparmio e Gestione Acqua Il problema della siccità causato dai cambiamenti climatici ha reso drammatica la gestione dell'acqua nella Capitale e occorre immediatamente affrontato il problema del contenimento dello spreco dell’acqua attraverso misure urgenti. Il piano industriale di Acea 2016 – 2020 non ha destinato alcuna risorsa agli investimenti relativi alla manutenzione della rete idrica. E’ stato invece dimostrato che si disperde a causa di rotture e perdite il 45% dei 264 milioni di metri cubi erogati annualmente ai 2,9 milioni di abitanti di Roma
Risparmio e Gestione Acqua Il problema della siccità causato dai cambiamenti climatici ha reso drammatica la gestione dell'acqua nella Capitale e occorre immediatamente affrontare il problema del contenimento dello spreco dell’acqua attraverso misure urgenti. Il piano industriale di Acea 2016 – 2020 non ha destinato investimenti alla manutenzione della rete idrica. E’ dimostrato che per rotture si perdono il 45% di metri cubi di acqua
la presenza di un ricco panorama di Università pubbliche e private rappresenta quel valore aggiunto per la Città che poco viene utilizzato. Il sistema ricerca con la creazione di brevetti aumenta le potenzialità di miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Occorre intervenire su questo settore che deve avere un'interazione continua con l'industria, sia innovativa che tradizionale, affinché si aumentino le opportunità d'investimento ed occupazionale
Perseguire l’obiettivo di definire una Agenda Digitale che possa consentire di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione. E’ necessario, pertanto, definire il completamento della banda ultralarga, avviare quel processo di interconnessione tra P.A. e cittadino.
Chi si ammala di tumore a Roma, secondo i dati ISS, ha una minore aspettativa di vita. Tutti gli indicatori da quello della vita alla mortalità infantile a quello delle patologie tumorali sono peggiorati anche di fronte a quelle delle altre città italiane.
Le lunghe liste di attese, la crisi economica sono le cause dei dati dell'ISS, ma colpisce il dato di maggior mortalità, che si evidenzia sopratutto nelle fasce della povertà.
Migliorare la qualità della Sanità e della cura dei cittadini Romani è l'azione fondamentale
Occorre attivare campagne di prevenzione estensiva alla popolazione di Roma
Occorre attivare campagne come studio dei Sistemi ambientali e chimici,studio dei sistema biologici e Biorisorse vegetali ed animali.
Migliorare la qualità della vivibilità nella città.Campagne di prevenzione per i cittadini.
Il degrado delle periferie è dovuto all'aumento della povertà. L'abbandono o la riduzione dei servizi come pulizia e decoro stanno condannando i Romani a vivere nel disagio e nell'incuria. Recuperare aree abbandonate e degradate possono rappresentare un'opportunità importante
I P.R.U. che sono stati approvati e che intervengono sulle aree abbandonate sono stati condivisi con i cittadini e potrebbero essere realizzati. Occorre affermare il principio di limitare il consumo del territorio. Va realizzata una grande opera di ripristino e riqualificazione di strutture da destinare a funzioni pubbliche anche abitative per migliorare la vita sociale delle periferie. Riavviare la manutenzione e messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici così da prevenire incidenti tra gli studenti
Negli anni, l'apertura delle multisala cinematografiche, ha determinata la chiusura dei cinema in molti quartieri di Roma.Il cinema da la possibilità di creare cultura ed è importante per creare la rigenerazione urbana. Il progetto riapertura delle 41 Sale cinematografiche offre una opportunità alla città fornendo l'occasione di poter fare fruire tutti i cittadini anche chi ha problemi sensoriali e cognitivi ("PROGETTO CINEMANCHIO").
L’obiettivo è modernizzare il sistema di accoglienza turistico-culturale e strutturare un’offerta dei servizi a rete che valorizzi il territorio nel suo complesso, definendo un Piano strategico del turismo che iscriva il settore tra le priorità delle politiche di sviluppo del territorio. Il Piano deve porsi come ulteriore obiettivo anche l’innalzamento della qualità del lavoro, ponendo particolare attenzione alla qualificazione professionale, alla formazione e alla lotta al lavoro nero e irregolare, alla precarietà, all'evasione fiscale e contributiva.
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L’offerta turistica della Capitale è oggi assolutamente frammentata e destrutturata al punto che non esiste un organismo in grado di offrire servizi a rete. Troppi sono coloro che si improvvisano nell’offrire visite con la conseguenza che le stesse visite vengono messe in vendita a prezzi improponibili. E’ pertanto necessario ripensare il modello organizzativo e il metodo di gestione
Il capitolo di spesa previsto nelle risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio riguardo all’operazione Tevere Pulito è indubbiamente utile. Siamo però convinti che il Tevere possa e debba essere una risorsa per la città ed è indispensabile quindi pensare ad un progetto di navigabilità fruibile.
Sono 2,8 milioni le macchine di proprietà a Roma, sono 252.000 le auto che entrano a Roma per via del lavoro emolte trasportano solo una persona. Il 65% della popolazione si muove in auto, il17% a piedi, il 14% con i mezzi pubblici. Le auto che ogni giorno circolano a Roma per lavoro o scuole sono oltre 500.000
Con due passeggeri a bordo si risparmierebbero 360.000 mil. di euro di carburante e 660.000 ton. di CO2.
Le cause
Mezzi Pubblici in grave difficoltà: pochi, in ritardo, vecchi. Queste sono le cause fondamentali per cui a Roma, nonostante il traffico, le persone ancora utilizzano prevalentemente le auto private.
Rimedi
Migliorare la qualità del trasporto pubblico Rinnovare il parco mezzi
Aumentare nelle fasce critiche il numero delle linee. Corsie preferenziali. Migliorare lo standard di qualità del servizio.
Aumentare le superfici di sosta delle auto dei parcheggi di scambio
Intermodalità intelligente con gli altri vettori che gestiscono le linee extraurbane. Inserire un piano di mobilità di superficie elettrica che colleghi le periferie con il centro (Tram)
COLLEGAMENTI Ferrovia Roma Nord, aumento frequenze Treni metropolitano
Serve un piano di mobilità auto legato al rifacimento del manto stradale con materiale sostenibile e intelligente anche in realizzazione di smart-City, semafori intelligenti. Interventi per decongestionare il traffico (per esempio il Ponte dei Congressi o il nuovo tracciato Roma Latina)
Mobilità sostenibile. Completamento GRA per le Biciclette Aumento delle corsie riservate, aumento bike sharing, Linee Aere (Funivie)
E’ ormai ineludibile un passaggio per ciò che concerne il trasporto urbano. Una rete di mobilità è funzionale e efficace, capace di offrire adeguati standard rispetto al servizio offerto, solo se gestita da una governane che sia in grado di coordinare efficacemente i vari gestori presenti nella capitale.Questa rete se gestita da una unica governance sarebbe in grado di coordinare efficacemente i vari gestori oggi presenti. Va prevista una cabina di regia per la mobilità urbana.
E' inoltre auspicabile andare oltre confine di Roma e prevedere una Agenzia Regionale di Trasporto Urbano in grado di programmare al meglio tutte le interconnessioni della mobilita regionale,governando al meglio anche il trasporto pubblico in entrata e in uscita dalla Capitale.
La gestione del ciclo dei rifiuti a Roma ha un costo 4 volte superiore di quello di Milano (200 euro a tonnellata contro i cinquanta di Milano).
Nelle città Europee il 98 % dei rifiuti viene trattato all’interno dei confini del comune; a Roma il 36%. Allo stato attuale i rifiuti nei prossimi 10 anni costeranno ai Romani 2 miliardi di €.
Il sistema vede 4 impianti Tmb, dei quali 2 di proprietà di Ama e 2 di Cerroni.
La parte 40% combustibile viene destinata all’inceneritore ACEA di San Vittore e a quello di Colleferro, di proprietà della regione Lazio.
Il milione dei rifiuti indifferenziati viene così distribuito:
400mila tra via Salaria e Rocca Cencia, 400mila impianti Cerroni, 200 Mila tra Latina, Frosinone e Avezzano.
La gran parte dell’immondizia che esce dai Tmb (700 Mila tonnellate) viene distribuita in altri impianti e discariche in Italia e in Europa
A Roma serve ammodernamento e ampliamento dell’impiantistica di cui 5 impianti aggiuntivi di selezione della differenziata, 2 impianti di trattamento dell’organico e 2 per l’indifferenziata.Per chiudere il ciclo dei rifiuti nei confini della capitale, Roma avrebbe bisogno di una capacità di gestione dei rifiuti organici di 250.000 tonnellate l’anno, di impianti selezionare la raccolta differenziata da 510.000 tonnellate e da 310.000 tonnellate l’anno per l’indifferenziata.
Una linea verde lega le Ville ai Parchi regionali e rappresenta un vero Polmone per la città.
Il Comune di Roma ha costruito un vasto sistema ambientale di circa 82.000ha di aree libere, pari a circa il 67% dell’intero territorio, con differenti gradi di tutela.
IL CAPITALE NATURA è il valore in economia composto dal complesso foreste, acque, animali, aria. Proteggere e conservare l’ambiente del Comune di Roma significa risparmi economici Questo sistema è un valore economico ad oggi sottovalutato e mal tenuto.
La cura e la bonifica preventiva sono una attività economica che rappresenta un valore importantissimo in Capitale Natura. La gestione dei parchi significa riduzioni emissioni CO2, che in termini economici equivale a risparmi sanitari per la cura delle malattie causate dall’inquinamento
Sostenere i cittadini con disabilità, nell’esercizio dei propri diritti, nell’individuazione delle proprie competenze, nel mantenimento delle proprie capacità, nella gestione autonoma della propria vita. Sperimentare, pertanto, una riorganizzazione dei servizi assistenziali destinati alle persone non autosufficienti o con cronicità partendo da una mappatura dello stato di bisogno nei vari municipi.
Porre particolare attenzione alla regolamentazione e al rilancio dell’assistenza diretta e indiretta garantendo la libertà di scelta dell’assistito tra le due diverse forme. Individuare, infine, misure adeguate per l’invecchiamento attivo
Creare un insieme di centri comunitari nei quartieri periferici puntando prioritariamente sui complessi scolastici o su altre strutture pubbliche in grado di funzionare da aggreganti di reti sociali periferiche. Recuperare le aree e le strutture degradate o in disuso. Il principio di limitare nuove espansioni non più gestibili sul piano della mobilità e dei servizi va accompagnato con una grande opera di ripristino e riqualificazione di strutture da destinare a funzioni pubbliche anche abitative per migliorare la vita sociale delle periferie